Passato, presente e futuro: cosa significa per te la maglia del Passo Corese?
La maglia del Passo Corese significa per me orgoglio, successi e soddisfazioni. Come la definisco io, è una maglia cucita addosso quindi la porto sempre con me. Presente e futuro, significa esser sempre ricordati per chi siamo stati e per quello che mi auguro faremo anche nel breve. Significa quindi essere orgogliosi di vestire la nostra casacca.

Dall'inizio degli anni 70 sino alla fine degli anni 80 la gestione come Presidente di tuo padre Carlo che è riuscito nell'impresa di portare il Passo Corese sino all'Interregionale. Raccontaci quella scalata, raccontaci quegli anni e quelle emozioni!
Ricordare quei tempi mi emoziona particolarmente perché abbiamo raggiunto dei traguardi molto ambiti come, appunto, l’accesso al campionato Interregionale o ex Serie D che dir si voglia. Abbiamo conseguito due promozioni in tre anni, battendoci in agguerriti testa a testa con il Tor Lupara (Campionato di Prima Categoria) e la Spes Montesacro (Campionato di Promozione). In entrambi i casi, i verdetti furono rimandati all’ultima giornata. Ricordi indelebili di nostri grandi calciatori, allenatori e dirigenti che sono tutti miei grandi amici e che rivedo sempre con immenso affetto e piacere.

Tu hai vissuto quegli anni ovviamente da bambino e poi da adolescente con gli occhi del tifoso oltre che ovviamente del figlio: hai in mente alcuni momenti particolari da ricordare? Qualcosa al quale sei particolarmente legato: una partita, un gol, un attimo, una persona!
Beh, io dico sempre che sono cresciuto dentro lo spogliatoio, per me era un appuntamento fisso durante la settimana agli allenamenti e nel pre e post gara la Domenica. Senza dimenticare, però, il gran tifo che facevo dalla tribuna in ogni partita!Ho vissuto intensamente quei momenti, non me ne sono perso uno, in allegria ed amicizia con i giocatori e tecnici che si sono succeduti nella nostra squadra. Anche se ero adolescente, ricordo tutti, e tutti si ricordano di me. Ero uno di loro! Per ciò che riguarda le partite, sono molte quelle che vorrei menzionare ma finirei per parlare solo di quello. Una su tutte è stata contro il Villalba, in casa, dove vincemmo 1-0 con un gran gol del mio amico Franco Manna che fu decisivo per la vittoria finale della Promozione. Le persone le ricordo tutte nessuna esclusa, ma anche qui non faccio nomi perché sennò ci vorrebbe una pagina intera. È chiaro che, umanamente parlando, ho dei rapporti più particolari con alcuni di loro, cui mi lega una profonda amicizia nonché stima ed affetto reciproco.

Con la scalata del Passo Corese la stessa cittadina divenne un punto di riferimento a livello sportivo. Tantissime le squadre professionistiche ospitate e con le quali avete disputato qualche amichevole. Raccontaci questi momenti per riviverli e farli conoscere a tutti.
Si, diciamo innanzitutto che tra i tanti traguardi raggiunti e di cui parlavo prima, è impossibile non citare un record che abbiamo ottenuto, ovvero quello di essere stata la prima squadra di una frazione di un comune, in tutta Italia, a partecipare al campionato Interregionale. Ripeto, è un piccolo - grande record di cui andar fieri, ed invito anche gli stessi cittadini coresini ad andarvi, è una cosa che oltre il lato sportivo, comunque riguarda la loro città. Parlando di compagini blasonate che abbiamo ospitato e con le quali abbiamo disputato amichevoli, troviamo il Catanzaro 84-85 allenato da G.B Fabbri, che poi tornò l’anno dopo con il Foggia; dopodichè venne a trovarci il Catania 85-86 di Luvanor e Pedrinho, la Lazio del -9 allenata da Fascetti, la Roma primavera, il Cagliari allenato da Renzo Ulivieri dove però l’accompagnatore ufficiale fu un certo Gigi Riva: ebbene sì, anche lui fu nostro ospite! Ricordo quei momenti come fosse ieri, la grande emozione di stringere la mano e farsi una foto insieme ad un mito del calcio italiano e mondiale! Anche la Fiorentina 85-86 di Agroppi fu dei nostri, vi militavano giocatori del calibro di Claudio Gentile, Maldera, Massaro e Roberto Baggio: si, anche lui ha calcato il terreno di gioco del glorioso Ciabattini, anche se al momento era infortunato. Cosa dire poi della nazionale superstar Messico 70! Anche in quel caso, grandi campioni vennero a farci visita, tanto per fare qualche nome: Albertosi, Sormani, Altafini, Bellugi. Quello pure fu un amarcord di grandissimo rilievo! Infine, festeggiammo la promozione in Interregionale, invitando una rappresentativa di attori, attrici e personaggi dello spettacolo, tra cui Maria Teresa Ruta, Benigni e gli attori principali della serie tv “I ragazzi della Terza C”. Insomma, anche sotto questo aspetto abbiamo dei piccoli record, perché in quegli anni era veramente difficile riuscire ad ospitare squadre professionistiche soprattutto di Serie A e B.

Il passato è stato importante e glorioso. Qualcosa da custodire con affetto e sul quale farsi forza per costruire il futuro. Oggi ricopri la carica di Presidente Onorario. Cosa provi, quali sono le tue sensazioni e le tue impressioni sul progetto del Passo Corese?
Voglio innanzitutto ringraziare la società tutta ed in particolare i miei amici di vecchia data, Simone Fratini, nostro ds, e Fabrizio Vollera presidente, per avermi accolto in questa realtà ed avermi conferito la carica di presidente onorario che attualmente ricopro con piacere ed orgoglio. Mi hanno dato la possibilità di “gustare” di nuovo, dopo molti anni, il clima dello spogliatoio e (ri)provare la sana tensione agonistica che durante le partite ti assale. Il nostro progetto è ambizioso a cominciare dall’anno in corso. Vogliamo salire di categoria, con tutto il rispetto per le nostre avversarie ma la Prima ci va un po’ stretta; vogliamo farlo arrivando primi nel nostro girone evitando eventuali ripescaggi. Ho l’impressione, per non dire certezza, che i nostri ragazzi, staff tecnico compreso, siano ben consapevoli di ciò che la società si aspetta, tant’è che in ogni partita il loro impegno è al massimo. Ed i risultati si vedono.

25/04/2018